Gli ex voto come vivide testimonianze nei Santuari à répit
01-06-2022
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Gli ex voto come vivide testimonianze nei Santuari à répit

Il Santuario di Trava: luogo dove i bambini defunti ritornavano in vita per essere battezzati e ricevere la salvezza, senza finire nel limbo.
Di recente al Festival di Cannes è stato presentato “Piccolo corpo”, un film italiano che ha rinnovato l’attenzione verso i poco noti “Santuari del respiro”. La trama dell’opera cinematografica tratta di una madre che percorre un lungo viaggio per tentare di salvare la figlia morta durante il parto. Un tema, quello della salvezza senza il sacramento del Battesimo, che è da sempre stato di particolare interesse. La stessa Commissione Teologica Internazionale della Chiesa di Roma ha affrontato il discorso con un documento intitolato “La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza Battesimo”.

In merito a quest’argomento, interessante è il caso dei Sanctuaires à repìt, ovvero dei “Santuari del respiro”, particolarmente diffusi nella Francia di un tempo, ma presenti anche sul territorio italiano. Di questi, uno è sicuramente il Santuario di Trava. Proprio per far fronte al tema della salvezza dei bambini nati morti, qui, come in tutti i “Sanctuaires à repìt”, era prevista la celebrazione di una messa notturna da parte di un prete che culminava con il presunto ritorno in vita, seppur per pochi istanti, del neonato, portato al santuario dai genitori stessi, per essere battezzato prima di morire nuovamente. Per verificare la sua temporanea rinascita veniva, in genere, posta una piuma di uccello davanti alle labbra o alle narici del piccolo, al fine di verificare ogni impercettibile movimento. Una volta terminato il rito, il corpo del bambino veniva poi sepolto nei pressi della chiesa.

A testimonianza di queste rinascite di breve durata sono gli ex voto affissi alle pareti del santuario, tanti ma non tutti per via di un saccheggio avvenuto molto tempo fa, una razzia che ha comportato anche la scomparsa del quadro autentico della Madonna di Trava. Ma non solo gli ex voto. Tra le diverse testimonianze troviamo anche atti notarili relativi al riconoscimento dell’avvenuto battesimo, documenti d’indagine e, soprattutto, memoriali redatti dall’Inquisizione locale. Insomma, sembrerebbe interessante poter visitare uno di questi santuari, luoghi che hanno ospiato per anni avvenimenti apparentemente inspiegabili e dove gli ex voto sono solo una delle vivide testimonianze di questi avvenimenti. (Santuari à répit - Le cappelle del ritorno alla vita)