Quali sono i paramenti sacri del sacerdote
06-09-2023
Architettura

Quali sono i paramenti sacri del sacerdote

Dalla casula sacerdotale alla stola, dalla dalmatica diaconale al camice. Vediamo le caratteristiche dei principali paramenti sacri indossati dai sacerdoti.
La celebrazione della messa rappresenta uno dei momenti più solenni della liturgia cattolica. Durante questa cerimonia, il sacerdote indossa una serie di paramenti sacri, ognuno con il suo significato simbolico e spirituale. In questo breve articolo, esploreremo alcune di queste principali vesti liturgiche.

LA CASULA SACERDOTALE E LA STOLA: DOVE IL COLORE HA UN SIGNIFICATO

La casula è insieme alla stola, il paramento più conosciuto del corredo sacerdotale. In base al periodo liturgico, questa cambia il suo colore canonico. Si tratta di una scelta stabilita da Papa Paolo VI nel Rito romano del 1969. Per approffondire il discorso della simbologia collegata ai colori, vi invitiamo a leggere “Il significato dei colori dei paramenti liturgici”

Come molti avranno notato, questa principale veste sacerdotale viene generalmente abbinata alla stola. Sia il sacerdote che il Vescovo indossano quest'ultima ponendola attorno al collo, mentre il diacono la indossa di traverso appoggiata sulla spalla sinistra.

DALMATICA DIACONALE: ANTICA VESTE IMPERIALE

Tra i principali paramenti c'è anche la dalmatica liturgica, una veste questa che a partire dal XII secolo veniva indossata come veste superiore dai diaconi che la ricevevano nel momento dell'ordinazione, mentre i prelati la indossavano sotto la pianeta. Prima di essere indossata dal clero, la dalmatica era una veste riservata solo ed esclusivamente agli imperatori e alle classi più abbienti. Con Papa Silvestro questa è poi diventata un paramento sacerdotale di uso comune volto a ricalcare la dignità e il simbolo distintivo dei diaconi romani. La veste a forma di tunica fu nel tempo accorciata, raggiungendo quella che è la forma odierna, cioè al ginocchio. Anche nel caso della dalmatica il colore varia in base ai tempi liturgici.

IL CAMICE, L’AMITTO e IL CINGOLO

Arriviamo ora a parlare del camice sacerdotale, ovvero di quella lunga veste di stoffa bianca utilizzata per coprire totalmente l’abito comune del prete. Quando il camice non riesce a coprire completamente l’abito del diacono, a questo si aggiunge l’amitto, una specie di drappo bianco di forma rettangolare che copre le spalle del sacerdote.

Per stringere il camice e cingere in maniera fluida i fianchi del sacerdote viene utilizzato il cingolo. Il primo a citare quest'accessorio nel lontano 425 d.C. fu Papa Celestino I. Le forme più pregiate di questi cordoni semi rigidi presentano galloni o passamanerie in oro e argento. Se in passato i cingoli dovevano essere realizzati in morbica canapa o in fibra di lino, oggi i sono realizzati anche in seta e lana.

I PARAMENTI LITURGICI: UNA SINTESI DI AUTORITÀ

In sintesi, quello che abbiamo notato è che le vesti sacerdotali hanno davvero un ruolo essenziale nel contesto della liturgia cristiana, simboleggiando così autorità e sacralità. Indossarli non rappresenta solo una necessità, ma è anche e soprattutto un atto di rispetto e riverenza verso il Signore, portando avanti quella che è la tradizione della chiesa.