Come si prepara il calice per la Messa?
18-10-2023
Curiosità

Come si prepara il calice per la Messa?

Vediamo insieme il rito preparativo del calice, ma anche le sue principali caratteristiche. Un must? La coppa placcata con un materiale prezioso e non assorbente come l’oro.
Tra i principali arredi sacri che il sacerdote utilizza durante una Messa, oltre alla pisside o alla patena, c’è sicuramente il calice sacerdotale. Nell’arco della sacra celebrazione un diacono prepara la coppa coprendola con un velo, per poi spostarla sull’altare, poggiando l’oggetto sacro direttamente su un corporale. A pochi attimi prima della comunione viene versato il vino da messa, ovvero il sangue di Cristo, ed elevato di fronte ai fedeli. Un momento questo di particolare unione tra Dio e uomo. Ed è sempre qui che il celebrante vi versa successivamente una goccia di acqua, recitando, quasi in un sussurro, una breve formula di rito.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL CALICE SACERDOLATE

Dal calice barocco a quello neoclassico, da quello medievale ad un modello più umile. Diverse sono le tipologie di calici che devono comunque attenersi a determinate caratteristiche, come molti altri prodotti del settore religioso. È importante che un calice abbia un’altezza non superiore a 28 cm, ma nemmeno inferiore a 16 cm, ad eccezione dei calici da viaggio. Per dovute necessità questi possono essere alti anche solo fino a 15 cm.

Per quanto riguarda il materiale, in principio veniva utilizzato il vetro. Con il tempo però si iniziarono a realizzare coppe in metallo prezioso come l’oro, l’argento, ma anche legni più puri come l’ulivo. Importante è che la parte interna della coppa sia rivestita in metallo prezioso, questo perché entra in contatto con il sangue di Cristo. Di recente diffusione sono anche i calici in ottone, una lega resistente e duratura nel tempo.

TRA DEVOZIONE E TRADIZIONE

La preparazione del calice per la Messa rappresenta quindi un momento di profonda attenzione, devozione e tradizione. Questo piccolo, ma importante arredo sacro vuole ricordare, dunque, sia il sacrificio di Cristo che la sua presenza reale nel Sacramento, nutrendo la fede e la speranza del fedele con Dio.