Dall’1 al 6 agosto 2023 a Lisbona prenderà avvio una
nuova edizione dedicata alla
Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) e per l’occasione questo fine settimana la Croce del pellegrino e l'icona di Nostra Signora
Salus Populi Romani sono arrivate nella città portoghese.
Esattamente un anno fa, con l’articolo “
Ecco il logo della XXXVIII Giornata Mondiale della gioventù”, abbiamo avuto modo di approfondire gli elementi principali che compongono il logo della GMG 2023. Con l’articolo di oggi, invece, vogliamo soffermarci sui due simboli di quest’evento internazionale.
LA CROCE PELLEGRINA: UN DONO DI GIOVANNI PAOLO II
La
croce del pellegrino in legno, alta 3 metri e 80 centimetri, venne realizzata nel 1983 e donata ai giovani l’anno successivo dall’allora Pontefice. Questa doveva viaggiare per il mondo, portando con sé un messaggio di fede, unione e speranza. Da allora il crocifisso ha avuto modo di attraversare tutti e cinque i continenti, giungendo in quasi 90 paesi del mondo.
L’ICONA DELLA MADONNA SALUS POPULI ROMANI PER SCONGIURARE PERICOLI
Dall’anno 2000, la croce pellegrina è accompagnata dall'
icona della Madonna Salus Populi Romani. Quest’immagine sacra ritrae la Madonna con Gesù Bambino in braccio. Anche in questo caso si tratta di un dono di Giovanni Poalo II ai giovani, come simbolo della presenza di Maria tra le generazioni più vulnerabili. L’icona originale si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma) ed è visitata da Papa Francesco prima e dopo ogni suo viaggio apostolico.
DUE SIMBOLI, UN UNICO MESSAGGIO
Prima di giungere alla conclusione, seppure brevemente, abbiamo avuto modo di analizzare i
due principali simboli che mesi prima di ogni GMG svolgono un lungo pellegrinaggio nel mondo. Il fine di questi viaggi? Annunciare il Vangelo nelle vite dei giovani. L’adozione e l’accoglienza di questi oggetti sacri hanno portato a risultati significativi in diverse parti del mondo. In Africa, ad esempio, questi hanno spronato molti giovani a cercare di diventare una generazione non violenta, contribuendo addirittura alla riconciliazione in situazioni di tensione, come nel caso dell'isola di Timor Est. Per non parlare del forte senso di comunione che questa ha trasmesso durante il 1985 a Praga, quando l’Europa era divisa da un’importante cortina di ferro. (
I Simboli)