La Chiesa della Luce ad Osaka: un’edilizia di culto minimal

Ad Osaka, verso la fine degli anni Ottanta, il noto architetto giapponese Tadao Ando progetta quella che oggi è riconosciuta come la Chiesa della Luce. L’edificio di culto in questione altro non è che una sintesi dell’utilizzo di due materiali: cemento e legno, dove il secondo è stato impiegato per la realizzazione delle panche.

LA LUCE: PRINCIPALE PROTAGONISTA IN UN’EDILIZIA DI CULTO MINIMAL

La Chiesa della Luce può sembrare un enorme scatola in cemento, priva di finestre, tuttavia rappresenta un connubio perfetto tra luce, cemento e legno grezzo ricavato da assi da ponte e con cui sono state realizzate panche. Il concetto di edilizia religiosa viene così reinterpretato dall’architetto giapponese con giochi di astrazione che riescono ad interfacciarsi con le geometrie dell’edificio. L’enorme croce dietro all’altare rappresenta l’unico grande punto luce dal quale emergono i raggi solari, arrivando a proiettare a terra il riflesso della croce stessa. Un simbolo di purezza che esprime la relazione tra uomo e natura.

LEGNO GREZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE PANCHE

Come già anticipato, oltre al cemento, sono state utilizzate assi in legno grezzo per la realizzazione del pavimento e delle panche, un materiale naturale che, secondo Ando, entra in contatto diretto con i fedeli, utile soprattutto per la realizzazione delle sedute. Queste infatti rappresentano un elemento essenziale nell'arredamento liturgico, offrendo un luogo di seduta per i fedeli durante le celebrazioni religiose.

Per concludere, la Chiesa della Luce di Tadao Ando raffigura un interessante esempio di come l'illuminazione, proveniente da un unico punto luce, possa influenzare l'esperienza e l'atmosfera di un luogo di culto. Si tratta di un'opera d'arte architettonica in grado di incantare i fedeli, invitandoli a riflettere sulla spiritualità e sulla bellezza della luce stessa. (Tadao Ando – Chiesa della Luce)