Giovedì Santo: la condivisione prima della crocifissione
06-04-2023
Eventi

Giovedì Santo: la condivisione prima della crocifissione

Parliamo oggi dell’Ultima Cena, momento ripreso dal noto pittore Leonardo da Vinci. Di particolare interesse è la raffigurazione di Giuda, il traditore.

GIOVEDÌ SANTO: UN MOMENTO DI UNIONE E CONDIVISIONE TRA GESÙ E I DISCEPOLI

Con la celebrazione del Giovedì Santo la Chiesa conclude il periodo noto con il nome di Quaresima. A questo momento di conversione e rinnovamento personale segue il Triduo pasquale, una ricorrenza che nasce a partire dal VI secolo e che commemora nelle sue tre giornate episodi importanti della vita di Gesù: Passione, crocifissione e successiva Resurrezione di Cristo.

Tra gli eventi che più di tutti contraddistinguono il Giovedì Santo, ritroviamo l’Ultima Cena e la lavanda dei piedi. Entrambi si svolsero la sera prima della messa in croce di Gesù. Durante l’Ultima Cena, Gesù istituì il sacramento dell’Eucarestia, distribuendo il pane e il vino come fossero il suo corpo e il suo sangue. Tuttavia, quello che l’Ultima Cena vuole simboleggiare più di tutto è sicuramente l’unione tra Cristo e i suoi seguaci, ma anche l’umiltà e il suo servizio (visibile nell’atto della lavanda dei piedi).

L’ULTIMA CENA DI LEONARDO: LE PAROLE PROFETICHE DI CRISTO NEL DIPINTO

Tra le opere più famose che catturano la particolarità di questo momento di condivisione tra Cristo e i suoi discepoli, risalta sicuramente l’Ultima Cena di Leonardo del 1494, custodita oggi nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano. Nel suo capolavoro il noto artista riprende attentamente le emozioni di tutti i presenti nell’istante in cui Cristo annuncia il futuro tradimento da parte di uno di questi.

Ad oggi questo dipinto murale è considerato il più noto al mondo, opera volta a testimoniare uno dei momenti più importanti della vita di Cristo. Diversi sono gli aspetti interessanti dell’Ultima Cena di Leonardo, tuttavia la figura che più potrebbe colpire è quella di Giuda. Nell’iconografia classica l’apostolo viene generalmente rappresentato di spalle o in un angolo, mentre qui l’artista ha voluto infrangere questa regola, riprendendolo tra le figure più vicine a Cristo con un atteggiamento a ritroso, urtando la saliera sul tavolo con quella stessa mano con cui stringe il sacchetto contenente i trenta denari. Il rovesciamento del sale già nei tempi più antichi era considerato come un segno nefasto, qui messo volutamente in evidenza dallo stesso Leonardo, in virtù di quello che poi sarebbe accaduto a seguito dell’Ultima Cena.

L’altra mano di Giuda, invece, si protende nel piatto, nel momento in cui anche Gesù sta per tingere la sua. L’atto vuole riprendere le scritte del Vangelo secondo cui il traditore si sarebbe trovato vicino a Gesù: “Colui che ha messo con me la mano nel piatto, costui mi tradirà”.

In sintesi, ci vorrebbero pagine intere per trattare al meglio l’argomento dell’Ultima Cena, un evento di fondamentale importanza che diversi pittori hanno ripreso con le proprie opere: primo fra tutti Leonardo da Vinci. (Curiosità sull’Ultima Cena di Leonardo)