Le antiche origini del Mercoledì delle ceneri
22-02-2023
Eventi

Le antiche origini del Mercoledì delle ceneri

Il Mercoledì che dà avvio alla Quaresima e che ricorda al fedele la sua condizione, ma anche un rinnovato avvicinamento verso il Signore.
Nella giornata di ieri, mercoledì 22 febbraio, è stato celebrato il Mercoledì delle ceneri, una ricorrenza questa che segna l’inizio della Quaresima e dei preparativi per la Pasqua.

Nel calendario cristiano il Mercoledì delle ceneri è sempre stata una giornata importante, una ricorrenza che anticipa un lungo periodo di preghiera, penitenza e digiuno che termina il Giovedì Santo. La lontana origine di questa giornata risale al VI secolo d.C e prevede che le ceneri, derivanti dai rami d’ulivo della Domenica delle Palme dell’anno precedente, vengano cosparse sulla fronte dei fedeli. Quest’azione svolta dal sacerdote ha un significato ben profondo e vuole ricordare al fedele la sua condizione, ovvero che il suo corpo è in realtà un contenitore dell’anima che con il tempo tornerà ad essere polvere. Una condizione questa che viene ribadita più volte nei testi sacri. Particolarmente noto a tutti è un passaggio della della Bibbia (Genesi 3,19) che cita le seguenti parole: “Polvere eri e polvere tornerai”.

Tra alcune curiosità troviamo che, a differenza del Rito Romano, quello ambrosiano non ha mai ufficialmente riconosciuto il Mercoledì delle ceneri, dando direttamente avvio al periodo di penitenza con la prima domenica di Quaresima. Interessante è anche il caso della Chiesa Ortodossa Orientale, la quale non osserva questo rito e la cui Quaresima comincia durante il cosiddetto Lunedì Purificato, ovvero il lunedì successivo. In breve, come già accennato, le ceneri indicano un momento di espiazione pubblica e l’inizio di un cammino che culmina con la Pasqua e la rinascita sia del fedele che di Gesù. (Il significato del Mercoledì delle ceneri. La Quaresima: segni, gesti e parole di un tempo di conversione)