Il metallo negli arredi sacri: una nobile armonia
14-10-2022
Cultura

Il metallo negli arredi sacri: una nobile armonia

Un materiale nobile e resistente che si riflette in arredi sacri come ostensori, calici e patene. Tutti oggetti liturgici che con le diverse tecniche di lavorazioni riflettono la lucentezza divina.
Vi è mai capitato di soffermarvi a pensare a quale fosse la caratteristica che più potesse accumunare i diversi arredi sacri presenti in chiesa? Ebbene, con l’articolo di oggi vogliamo trattare dell’utilizzo di un particolare materiale resistente: il metallo.

I maestri del sacro da sempre hanno dato una certa attenzione alla lavorazione dei materiali, tra i quali troviamo proprio il metallo, un elemento che si è andato a contraddistinguere per la sua perfetta fusione tra simboli ed eleganza. Alla nobiltà che lo contraddistingue si accosta la resistenza alle corrosioni del tempo grazie a tecniche di lavorazione come la galvanica o la zapponatura, trattamenti che svolgono un’importante funzione protettiva delle superfici. La sua nobile armonia si riflette in arredi sacri come ostensori, patene o pissidi. Ed è anche grazie allo splendore che deriva da questi oggetti liturgici che si è testimoni della lucentezza divina, messa ancor più in evidenza grazie a processi come la tornitura, cesellatura o la lucidatura.

Non solo gli arredi sacri vengono creati con questo tipo di materiale. Diversi sono, infatti, anche gli articoli religiosi che sono realizzati in metallo. Tra questi troviamo i classici portachiavi, medagliette, ma anche rosari. Dall’ottone all’acciaio, fino ad arrivare ai metalli più nobili come l’argento e l’oro, il metallo oltre al legno dimostra di essere il materiale indiscusso nell’oggettistica della chiesa.